La dolce bellezza de Il Cinquecento a Firenze, a Palazzo Strozzi

Apre a Palazzo Strozzi la mostra Il Cinquecento a Firenze, e si tratta di una mostra bellissima, messa insieme con vera passione da due curatori che studiano quel periodo da tutta la vita. Una mostra non improvvisata, e si sa, la passione si sente.

Anche chi non è esperto dell’arte del Cinquecento a Firenze dopo questa mostra lo diventerà: è come se i due curatori, Carlo Falciani e Antonio Natali – già responsabili delle due mostre superlative sul Bronzino nel 2010, e sul Pontormo e Rosso Fiorentino nel 2014  – ci prendessero per mano e ci accompagnassero, inoltrandosi via via nelle sale tra un lavoro più bello dell’altro.

Michelangelo fa gli onori di casa, spalleggiato dalla dolce Pietà di Luco di Andrea del Sarto. Il botto arriva nella seconda sala. Che è così bella da far tremare le vene dei polsi. Lì sfavilla un trittico ineguagliabile: Pontormo con la Deposizione di Santa Felicita, Rosso Fiorentino con la Deposizione dalla croce – che bisogna andare in pellegrinaggio a Volterra per vedere, di solito; e Bronzino, con un suo Cristo deposto, che invece non si vede mai perchè vive a Besançon.

La mostra è piena di quadri belli, alcuni più noti, altri rari, tutti interessanti.

Insieme ai quadri poi si trovano tante belle opere scultoree: come l’Apollo e Giacinto di Benvenuto Cellini, l’Ercole e Anteo di Bartolomeo Ammannati, e numerosi lavori del grande Giambologna, il fiammingo Jean de Boulogne che ha lasciato opere meravigliose come questa Fata Morgana, del 1572,

e il Ratto delle Sabine, qui in un bronzetto che arriva dal museo di Capodimonte,  il Mercurio – un altro bronzetto, dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, e la strepitosissima Venere/ Venus Fiorenza, così moderna da poter sembrare un bronzo degli anni Trenta del 1900, quasi.

Come se non bastasse poi tutte le opere sono istallate con grande gusto. I colpi d’occhio sono straordinari. E disseminati per le sale i lavori respirano, per così dire, nello spazio elegante e sobrio del bellissimo Palazzo Strozzi, l’architettura migliore che potesse esistere per dialogare con queste opere.

Lavori tutti che non schiacciano gli spettatori ma li ammaliano con la loro dolce bellezza.

 

Margherita Abbozzo, 19 Settembre 2017 http://www.margheritaabbozzo.com

 

Tutte le fotografie sono mie, libere di essere utilizzate, graditi i credits, grazie!

 

Questa voce è stata pubblicata in arte, Cultura Contemporanea, Pittura e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

2 risposte a La dolce bellezza de Il Cinquecento a Firenze, a Palazzo Strozzi

  1. Artemisia ha detto:

    Grazie del post e delle foto. Conto di andare a vederla presto.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...